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Diritto e diritti

Licenziamento e TFR: cosa sapere prima per non farsi imbrogliare

Chi viene licenziato ha diritto al Tfr? Ecco cosa c’è da sapere in questi casi per non farsi imbrogliare o cogliere impreparati. 

Cos’è e quando spetta il TFR? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla misura economica che il datore di lavoro deve al dipendente alla fine del rapporto di lavoro. Meglio sapere prima quali sono tutte le regole in questo caso per non farsi cogliere impreparati.

In caso di licenziamento per giusta causa si ha diritto al Tfr? – liberaveneto.it

Siete stati licenziati e volete sapere cosa vi spetta veramente di liquidazione? Ecco tutte le regole da non perdere per i dipendenti di ogni categoria. Quando si interrompe un rapporto di lavoro definitivamente, voluto dal datore di lavoro, allora si parla di licenziamento. Questo può avvenire per motivi disciplinari, ma anche economici. Nella maggior parte dei casi, se il provvedimento è legittimo, spetta comunque il Tfr: ecco come e in che misura.

Licenziamento e Tfr: tutto quello che c’è da sapere

Il Tfr, ovvero l’acronimo di «Trattamento di fine rapporto» detto anche liquidazione, è una retribuzione che viene pagata al dipendente in quanto accantonata man mano nel corso degli anni che lavora. Generalmente questa somma viene versata in un fondo e viene poi elargita al lavoratore quando finisce il rapporto di lavoro. Quando passano diversi anni, o addirittura decenni, l’ammontare del Tfr diventa quindi consistente anche se lo stipendio inizialmente era basso. Esso ammonta all’importo della retribuzione annuale divisa per 13,5: quindi poco meno di una mensilità l’anno. Ma questo spetta anche in caso di licenziamento? Vediamo come funziona.

Il datore di lavoro è chiamato a corrispondere il TFR al dipendente che viene licenziato – liberaveneto.it

Anche se si pensa al licenziamento come una punizione perché ovviamente le conseguenze sono drastiche, il lavoratore ha comunque sempre diritto a ricevere il Tfr che ha maturato fino a quel momento. Il datore di lavoro da parte sua ha invece sempre l’obbligo di corrispondere il Tfr alla fine della risoluzione di lavoro. Anche quando il licenziamento avviene per giusta causa al lavoratore spetta comunque il trattamento di fine rapporto.

Secondo l’articolo 2120 del Codice civile: “In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto a un trattamento di fine rapporto”. L’unica motivazione per non dare il Tfr è quella di aver già corrisposto la quota insieme allo stipendio nel corso degli anni. Per avere il Tfr non occorre presentare alcuna richiesta infatti la corresponsione deve essere automatica in quanto si tratta di un diritto del lavoratore. Il datore di lavoro deve erogare quindi la somma entro 30 giorni dalla fine del rapporto di lavoro, anche se ci sono alcuni contratti collettivi che prevedono tempi maggiori.

Fabiana Coppola

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