Assegno divorzile addio nel 2024: in tutti questi casi scompare

Ci sono dei casi in cui non si è più tenuti a pagare il cosiddetto assegno divorzile. Ecco quali sono le casistiche più frequenti.

Una delle situazioni più spiacevoli che si possono vivere nella vita è certamente la fine di un matrimonio. Ci sono molte ragioni per cui un amore può finire, ma quando ci sono figli, il lasciarsi può essere ancor più doloroso.

assegno divorzile: quando sparisce
Assegno divorzile: quando sparisce-liberaveneto.it

E non è tutto: spesso cominciano liti e discussioni per il famoso mantenimento e chiaramente bisogna rivolgersi a un giudice per stabilire modi, tempi e importi di erogazione dell’assegno. Di solito, se il magistrato stabilisce l’obbligo di versare l’assegno divorzile all’ex coniuge, non c’è una data di scadenza.

Quello che però è importante sapere, è che ci sono dei casi in cui è possibile non pagare l’assegno divorzile, ma chiaramente per poter ottenere il via libera bisogna fare ricorso al giudice, altrimenti, se si smetterà di pagare senza autorizzazione del magistrato, si rischia una querela per violazione obblighi assistenza familiare. Ecco dunque, quali sono quei contesti in cui non si ha più il diritto a ricevere l’assegno di divorzio.

Assegno divorzile: i casi in cui si perde il diritto a percepirlo

In primis, l’assegno spetta esclusivamente nel momento in cui chi lo richiede non sia in una situazione economica non florida per sua colpa o per inerzia.

assegno divorzile: quando sparisce
Assegno divorzile: quando sparisce e non va pagato-liberaveneto.it

Anche se il giudice dovesse approvare l’assegno divorzile, questo diritto potrebbe decadere se chi lo riceve dovesse sottrarsi all’obbligo di cercare lavoro per avere una propria indipendenza economica. Chiaramente l’obbligo c’è quando la persona è under 40 ed è in salute per poter lavorare. In caso di nuovo matrimonio, l’ex coniuge perderebbe automaticamente il diritto al suddetto assegno. In questo caso, non c’è bisogno di ricorrere al giudice.

Idem per la nuova convivenza, se è stabile e basata sui presupposti delle nozze. Tuttavia, in una sentenza del 2021 della Corte Suprema, si è deciso che l’assegno divorzile non decade in automatico se il nuovo convivente non ha un reddito che basti a mantenere la coppia, o che l’incapacità economica dell’ex coniuge che beneficia dell’assegno sia da ritrovare, nel periodo del matrimonio, nel suo rinunciare al lavoro per occuparsi della famiglia. In questi casi, quindi, ci vuole un giudice che valuti il caso.

Ci sono poi dei contesti in cui i due ex coniugi si accordano e quindi decade l’obbligo di mantenimento. Per esempio, i due decidono di far cessare l’obbligo di pagamento dell’assegno divorzile a fronte di una casa intestata, un assegno più congruo per un figlio e altri casi ancora. Naturalmente, in caso di morte di uno degli ex coniugi, decade l’obbligo di mantenimento.

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