Bonus 2024, scenario più che favorevole: può tornare proprio il più amato dagli italiani

Il 2024 potrebbe portare una gradita sorpresa per gli italiani, con la prospettiva di vedere il ritorno del bonus più amato.

Immergitevi nell’affascinante mondo degli incentivi per la vostra casa. Dal 30 dicembre 2023, con l’arrivo del nuovo decreto “Superbonus” (DL 212/2023), la sostituzione di finestre conformi al DM 236/1989 ha subito una svolta: non fa più parte delle agevolazioni per le barriere architettoniche. Ma la vera sorpresa è dietro l’angolo.

La sfida del ritorno del bonus
Il ritorno del bonus nel 2024: nuovi spiragli di speranza – Liberaveneto.it

Diversi emendamenti, frutto di una collaborazione bipartisan, stanno proponendo un ritorno al bonus al 75% per infissi, porte e finestre. Si sta discutendo anche la possibilità di riaprire la cessione del credito e lo sconto in fattura, con alcune limitazioni. Che cosa significa per voi? Scopriamo insieme quali sono le prospettive e i requisiti in ballo.

Bonus infissi, il ritorno dell’incentivo

Il cuore della questione risiede nel desiderio di supportare chi ha avviato i lavori nel 2023 e, al contempo, preservare un importante settore italiano: quello dei serramenti e infissi. Un comparto che coinvolge milioni di lavoratori, dai posatori ai produttori di legno e alluminio. Numerose associazioni di settore stanno chiedendo una proroga dell’agevolazione per garantire il completamento dei contratti già avviati.

Le proposte per il bonus porte e finestre
Il bonus infissi: aspettative e prospettive per il 2024 – Liberaveneto.it

Ma c’è di più. Nonostante le sfide finanziarie, alcuni rappresentanti di Fratelli d’Italia suggeriscono che l’incentivo sulle barriere architettoniche potrebbe non pesare eccessivamente sulle casse dello Stato. Quali sono le possibili soluzioni sul tavolo? Secondo fonti autorevoli, potrebbe essere consentito qualsiasi tipo di lavoro contro le barriere architettoniche, con sconto in fattura e cessione del credito per le categorie già indicate nel decreto. In più, si valuta l’ipotesi di estendere la detrazione a dieci anni, con una riduzione al 50% e l’introduzione dell’obbligo di asseverazione.

Passando al Superbonus, gli emendamenti in corso chiedono modifiche alla stretta sui contributi edilizi voluta dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Proposte interessanti includono l’estensione del 110% fino al 2025 per le famiglie alluvionate o con un figlio gravemente disabile.

Si sta discutendo l’idea di allargare il limite di reddito a 25.000 euro per accedere al vantaggioso 110%, e questa chance sarà ancora disponibile nel 2024 per chi guadagna meno di 15.000 euro. Nel frattempo, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) ha lanciato un appello appassionato, stimando che circa 40.000 cantieri condominiali siano rimasti incompiuti, coinvolgendo circa 350.000 famiglie e contratti dal valore di 28 miliardi di euro. Il 2024 si presenta dunque come un anno di speranza e attesa, con la possibilità di assistere al ritorno di un incentivo amato dagli italiani e a cambiamenti significativi nel panorama delle agevolazioni fiscali.

Impostazioni privacy