Demenza, ecco quando gli sbalzi d’umore iniziano a essere un chiaro segnale che è necessario adottare determinate misure.
La demenza è un problema comune di molte persone anziane (ma ovviamente non per tutti è così) che, giunte a una certa età, iniziano ad avere dei problemi molto seri nel ricordare anche le cose più semplici.
Non è una situazione piacevole, né per la persona che la vive, né per le persone che sono accanto a chi ne è affetto. Non essere riconosciuti da una persona cara è un grande dolore, ma al contempo è importante continuare a starle vicino e supportarla, facendole sentire tutto l’affetto possibile.
Di solito, la demenza inizia a dare i primi sintomi intorno ai 65 anni, e nel 50% dei casi è una delle cause di ricovero. Questo però non è un percorso scontato, non è parte di un invecchiamento normale, nel senso che non tutti gli anziani soffrono di demenza, ritenuta vera e propria malattia. Non a caso, vi sono persone di più di 100 anni che hanno una mente perfettamente lucida. La demenza riguarda soprattutto l’aspetto della memoria e non ha a che fare con il delirio, che invece colpisce l’attenzione di una persona.
Demenza, quando gli sbalzi d’umore segnalano che è il caso di preoccuparsi
Sono diversi i segnali che chi soffre di demenza manifesta, ed è importante prestarvi attenzione, non sottovalutandoli.
Ad avere un ruolo chiave nei segnali che indicano che la persona soffre di demenza ci sono gli sbalzi d’umore. Può succedere, infatti, che chi ne è affetto si mostri o molto triste o molto felice senza motivo. Dunque, il paziente può piangere o ridere irrefrenabilmente e in questi contesti, l’unica cosa da fare è tentare di calmarlo.
Si tratta di sbalzi d’umore che diventano sempre più veloci, e questo può innervosire chi sta loro accanto. Ecco perché è fondamentale essere molto pazienti, perché si tratta di cambiamenti di umore legati alla patologia. Non bisogna mai pensare che se la persona che soffre di demenza si rivolge a noi in tono aggressivo/offensivo ce l’abbia con noi, anzi. Quindi, reagendo con calma e dolcezza, si può disinnescare il problema.
Bisogna tenere a mente che i malati di demenza possono scordare perché hanno riso tanto (che di solito non è un problema) o perché si sono infuriati altrettanto. Questo potrebbe sconvolgerli, per cui è importante star loro vicino.