ISEE con omissioni per ottenere i bonus, iniziano i controlli a tappeto del Fisco: multe e sanzioni elevatissime

Attenzione ai controlli dell’Agenzia delle Entrate si rischiano sanzioni severe in caso di omissioni con l’Isee.

L’accesso a numerose prestazioni di carattere sociale ed economico erogate da Enti e Amministrazioni pubbliche è spesso regolato da uno strumento ormai noto a tutte le famiglie della penisola. Si parla dell’Isee, acronimo che sta per Indicatore della situazione economica equivalente. Si tratta di uno strumento pensato per avere una fotografia della condizione economica di un nucleo familiare in un determinato e preciso momento.

isee falso
Verifiche del Fisco sulle DSU fornite – liberaveneto.it

L’indicazione fornita è più dettagliata del semplice dato reddituale, considerando infatti anche elementi patrimoniale del nucleo familiare, oltre che la sua composizione anagrafica e sociale. Documento che precede al valutazione dell’Isee è la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) che raccoglie tutti gli elementi reddituali e patrimoniali significativi e che concorrono a determinare la condizione economica complessiva della famiglia richiedente l’Isee.

Omissioni, attenzione ai controlli. Si rischia molto

La mancata trasparenza nei dati forniti dal cittadino può indurre a una valutazione non veritiera della condizione economica, una situazione non reale che può favorire nell’accesso a determinate agevolazioni o bonus. A questo punto è necessario ricordare che l‘Agenzia delle Entrate provvede a verifiche dettagliate sulle informazioni fornite e contenute nella DSU.

rischio sanzioni falsa dichiarazione
Controlli sui dati forniti per le agevolazioni con l’Isee – liberaveneto.it

Anche l’Inps, ente preposto all’erogazione di un numero rilevante di prestazioni di tipo assistenziale e sociale regolate proprio dal valore Isee presentato, provvede a controllare la veridicità dei dati contenuti dai documenti presentati dai cittadini per le prestazioni richieste. I controlli diretti sulla condizione economica della famiglia possono essere effettuati anche dalla Guardia di Finanza in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

Una dichiarazione falsa o un’omissione volontaria di informazioni decisive per l’ottenimento di bonus e agevolazioni determina l’illecito penale della falsa dichiarazione a ufficiale pubblico, con rischi non indifferenti. Semplificando si può dire che chi ha ricevuto delle prestazioni, agevolazioni e bonus con dichiarazioni false dovrà restituire quanto ottenuto, con beneficio revocato definitivamente.

Ma non solo, si rischia anche una condanna fino a sei anni di reclusione e una sanzione pecunaria molto gravosa. Quindi nell’eventualità che nel corso delle indagini dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza  emergesse la volontarietà delle dichiarazioni false, di configurerebbe la responsabilità penale dell’autore della violazione.

Questo è il pericolo per dichiarazioni false rese al fine di ottenere erogazioni e benefici di Stato altrimenti non spettanti, una condizione come visto da non sottovalutare affatto e che purtroppo non è affatto così rara, come emerge dai dati ufficiali degli organi inquirenti.

Impostazioni privacy