C’è un orario per la cena, questo l’avviso di alcuni ricercatori che mettono in guardia sui problemi di salute ritardando il pasto.
Uno studio rivela qual è l’orario da non superare per la cena se si vogliono evitare complicazioni di salute. Molti di noi sbagliano inconsapevolmente ma ora è il momento di cambiare abitudine.
La salute è il bene prezioso da tutelare facendo attenzione all’alimentazione e all’attività fisica. Il corpo è un tempio e va rispettato per evitare che l’organismo vada in tilt e causi problemi di salute. Lo diceva Ippocrate 400 anni prima della nascita di Cristo e oggi l’assunto è quanto mai riconosciuto. C’è, però, anche la consapevolezza che cambiare mentalità e scrollarsi da dosso le dipendente è alquanto complicato. Siamo prigionieri delle abitudini e pur sapendo che sono sbagliate difficilmente si superano. Vedi il fumo o la sedentarietà.
Tutti ne conoscono le conseguenze – anche fatali – ma i vizi non vengono abbandonati. Possiamo e dobbiamo aiutarci a restare sani nei limiti dell’azione di nostra competenza. Sappiamo quali alimenti sono consigliati e quali no, per esempio esempio, specialmente se si ha la tendenza ad ingrassare oppure la pressione alta o il diabete. Ma sappiamo a che ora è consigliabile mangiare?
Qual è l’orario giusto per la cena: meglio non mettere a rischio la salute
Uno studio dell’Università della Sorbona a Parigi in Francia ha determinato come cenare dopo le 21.00 aumenta il rischio di insorgenza di ictus e mini-ictus. La ricerca della durata di sette anni ha coinvolto 100 mila persone ed è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications. I partecipanti hanno dovuto monitorare gli orari dei pasti sia nei giorni feriali che nei fine settimana in modo tale da permettere ai ricercatori di riscontrare il rischio di malattie cardiovascolari.
Un terzo dei partecipanti ha cenato prima delle 20.00 mentre un altro terzo dopo le 21.00. Ebbene, 2 mila persone hanno sofferto nel corso dei sette anni di complicazioni di malattie cardiovascolari come ictus e infarto con un 28% in più di possibilità per i partecipanti del secondo gruppo. Per una cena dopo le 20 il rischio di una TIA – Attacco ischemico transitorio – aumenta dell’8%.
Il motivo di questa differenza è legato alla digestione. Mangiare tardi, infatti, aumenta la glicemia e la pressione sanguigna con conseguente danneggiamento dei vasi sanguigni nel tempo e incremento della probabilità di insorgenza di ictus e infarto. La conclusione è che nonostante gli impegni della giornata si dovrebbe cercare di cenare verso entro le 20.00.
