Sono diverse le malattie che possono impedirti di prendere un aereo. Se soffri di questi disturbi non puoi volare.
In base a quanto stabilito dalla legislazione ci sono alcune condizioni di salute, che devono essere certificate dal medico curante o da un medico specialista, che impediscono ad una persona di viaggiare con l’aereo.
In presenza di queste condizioni di salute, le compagnie aeree hanno il diritto di rifiutare un passeggero. Secondo quanto specificato dalle Organizzazioni internazionali dell’aviazione civile e dall’Associazione internazionale del trasporto aereo “le compagnie aeree hanno il diritto di Rifiutarsi di accogliere i passeggeri con problemi che potrebbero peggiorare o avere gravi conseguenze durante il volo“. Inoltre, le compagnie aeree hanno anche il diritto di “chiedere l’autorizzazione al proprio servizio consulente medico se ritengono che un passeggero soffra di una malattia o di un disturbo mentale o fisico”.
Allo stesso tempo il documento specifica che se l’equipaggio sospetta che un passeggero sia malato o troppo debole per poter affrontare il viaggio, è tenuto ad informare il capitano che prenderà le decisioni che ritiene opportune.
Ma esattamente quali sono le patologie che rendono una persona incompatibile con il volo aereo?
Non puoi volare: quali patologie te lo impediscono?
In base a quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità, ci sono una serie di malattie che impediscono ad alcuni passeggeri di viaggiare in aereo. Nello specifico non è possibile volo aereo di linea:
- in presenza di malattie infettive
- In gravidanza singola dopo 36° settimane di gestazione
- In gravidanza multiple, dopo la trentaduesima settimana di gestazione
- Quando il passeggero ha malattie cardiovascolari, come l’angina o l’infarto del miocardio
- In presenza di malattie polmonari come un pneumotorace
- In caso di decompressione accidentale dopo un’immersione subacquea
- E in presenza di un disturbo psicotico incontrollato.
Le controindicazioni hanno a che fare con la minore quantità di ossigeno presente nell’aria pressurizzata delle cabine degli aerei. Ma anche con la difficoltà di gestire eventuali emergenze mediche in volo.
L’Organizzazione Mondiale della sanità sconsiglia di viaggiare in aereo con neonati di età inferiore a 48 ore: a causa della pressione intracranica, che potrebbe determinare l’insorgenza di emorragie, traumi o infezioni.
Per le persone che soffrono di gravi problemi respiratori, PER esempio insufficienza respiratoria e pneumotorace e così via, la carenza di ossigeno potrebbe essere rischiosa.
Stesso discorso vale anche per chi ha subito di recente interventi chirurgici, in particolare: all’apparato digerente, sul cervello e sugli occhi.
