Sappiamo che per proteggersi dal freddo gli animali utilizzano il letargo, ma in realtà c’è anche un altro metodo poco conosciuto.
Durante la stagione invernale le temperature scendono anche di parecchi gradi sotto lo zero in alcune aree del pianeta. Gli animali che vivono in queste zone hanno dovuto imparare a fare i conti con questo improvviso calo delle temperature, adottando una serie di meccanismi di difesa tra cui il letargo.
Dopotutto, nella stagione invernale, c’è poca vegetazione e poco cibo in generale. Per gli animali sarebbe un inutile dispendio di energia vagare nella neve, al gelo. Per questo motivo, alcuni di loro utilizzano il letargo come meccanismo di sopravvivenza, che gli permette di dormire per molte settimane. Si tratta di un meccanismo evolutivo che permette ad alcune specie di andare in stand-by durante l’inverno.
Il letargo, infatti, permette agli animali di sprecare il minor numero di risorse e energie, attendendo che torni la bella stagione. Questo, però, non è l’unico stratagemma adottato dagli animali che vivono nelle regioni fredde.
Non solo il letargo: ecco come gli animali sopravvivono al freddo interno
Oltre al letargo, gli animali hanno a disposizione altri meccanismi che gli permettono di superare la stagione invernale. Uno di questi è la migrazione: adottato da molte specie di volatili e non solo, che si spostano dalle regioni più fredde a quelle dove le temperature sono un po’ più miti.
In questo modo, gli animali migratori si assicurano di essere sempre nel territorio giusto in cui è possibile trovare facilmente il cibo.
Ma non tutti gli animali possono migrare e alcuni non possono neanche andare in letargo. Come fanno queste specie a sopravvivere alle rigide temperature di alcune zone del pianeta?
La volpe artica è uno degli animali che vive nelle aree più a nord del pianeta. Generalmente questo mammifero si trova nelle aree settentrionali di Russia, Canada, Alaska e Groenlandia, dove la temperatura può scendere anche 50 gradi sotto lo zero.
Questi animali riescono a sopravvivere alle temperature proibitive delle aree in cui vivono grazie ad una dieta varia, che gli permette di adattarsi anche quando il cibo scarseggia, e alla folta pelliccia.
Anche la capra delle nevi è un animale che vive in regioni particolarmente fredde riuscendo a resistere alle temperature gelide grazie ad un doppio strato di pelo.
Il macaco giapponese, che vive nelle foreste delle montagne giapponesi, è abituato ai climi rigidi. Durante il suo percorso evolutivo ha sviluppato una pelliccia folta che gli permette di sopravvivere al freddo. Anche se nelle stagioni invernali si sposta a quote più basse, dove ci sono delle sorgenti termali. Essendo un ottimo nuotatore, il macaco si rilassa nuotando nell’acqua bollente.
