Pensione a 64 anni: ecco quanto si percepisce, tanti stanno accettando

Tanti stanno optando per la pensione a 64 anni. Vediamo cosa bisogna fare e quanto si va a prendere ogni mese.

In pensione a 64 anni anziché a 67: un’opportunità che molti stanno cogliendo in quanto offre diversi vantaggi. Ma è necessario soddisfare determinati requisiti.

Pensione a 64 anni
Arriva la pensione a 64 anni/ Liberaveneto.it

Nonostante tutti i tentativi possibili, il Governo di Giorgia Meloni non è ancora riuscito a superare la legge Fornero e ad estendere a tutte le categorie di lavoratori Quota 41, misura fortemente spinta dalla Lega di Matteo Salvini. Pertanto, anche nel 2024, l’età pensionabile resta ferma a 67 anni.

Chi vuole accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria deve, dunque, aver raggiunto almeno 67 anni di età e aver maturato almeno 20 anni di contributi. Da quest’anno non ci sarà più il vincolo di aver maturato una pensione pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale: basterà aver raggiunto l’importo dell’Assegno sociale stesso che corrisponde a 534 euro al mese. C’è però un modo per andare in pensione con molti più soldi e ad appena 64 anni.

Pensione a 64 anni: chi può farlo

In pensione con un assegno piuttosto ricco e a soli 64 anni anziché a 67. Non è un sogno e molti beneficeranno di questa opportunità. Vediamo a chi si rivolge questa opportunità.

Chi può andare in pensione a 64 anni
Requisiti per andare in pensione a 64 anni/ Liberaveneto.it

Andare in pensione con tre anni di anticipo rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero e con un assegno bello ricco è sicuramente il sogno di molti. Qualcuno nel 2024 potrà farlo grazie alla pensione contributiva. La pensione contributiva permette di accedere alla pensione con solo 20 anni di contributi ma a 64 anni invece che a 67 come vorrebbe la Fornero. Per fruire di questa opportunità è necessario soddisfare due requisiti:

  • avere iniziato a versare i contributi dal 1996 in poi;
  • aver maturato una pensione che superi certe soglie minime.

La soglia minima da raggiungere, fino al 2023, era di 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale. Da quest’anno invece sono state introdotte tre soglie minime che si rivolgono a tre categorie diverse. Gli uomini e le lavoratrici senza figli devono raggiungere una pensione pari almeno a 3 volte l’importo dell’Assegno sociale; le lavoratrici con un solo figlio devono aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale; solo 2,6 volte l’importo dell’Assegno sociale per le lavoratrici con due o più figli.

Considerando che l’importo dell’Assegno sociale nel 2024 corrisponde a 534 euro al mese, questo significa che i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996 in poi, potranno accedere alla pensione a soli 64 anni e con solo 20 anni di contributi se hanno maturato un assegno mensile che oscilla tra i 1380 euro e i 1600 euro. Possono fruire di questa opportunità anche coloro che hanno contributi antecedenti al 1996 purché non siano superiori a 18 anni e purché dal 1996 in avanti siano stati versati almeno 5 anni di contributi. Naturalmente dovranno accettare il ricalcolo interamente contributivo della loro pensione.

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