Pensione con 5 anni di contributi e senza limiti: la nuova Legge garantisce il pensionamento a tutti

La pensione con cinque anni di contributi sarà accessibile nel 2024 con meno paletti. Scopriamo le novità che aprono al pensionamento. 

Il sistema previdenziale italiano raccoglie numerosi scivoli di pensionamento, la maggior parte dei quali richiedono molti contributi per lasciare il mondo del lavoro. Una misura che concede la pensione con soli cinque anni di contribuzione, però, esiste.

I lavoratori non sempre possono vantare una carriera lavorativa lunga e continua. Per i motivi più svariati potrebbero aver accumulato solamente cinque anni di contributi. Una cifra molto bassa considerando il sistema di pensionamento italiano che si basa proprio sull’accumulo dei contributi sia per guadagnare l’accesso alla pensione che per calcolare l’importo dell’assegno.

Pensione con cinque anni di contributi
I requisiti per la pensione con cinque anni di contributi (Liberaveneto.it)

In generale tutti i lavoratori possono lasciare il mondo del lavoro a 67 anni avendo accumulato venti anni di contributi. Un traguardo raggiungibile ma cosa fare se non si raggiunge? C’è una forma di pensione di vecchiaia che permette di ottenere un assegno mensile – naturalmente sarà molto esiguo – anche con soli cinque anni di contribuzione maturata. Non è una novità ma ci sono dei cambiamenti da conoscere introdotti per l’anno in corso.

La pensione di vecchiaia con 20 e 5 anni di contributi: le novità 2024

Nel 2023 molti lavoratori rischiavano di non poter accedere alla pensione di vecchiaia pur avendo 20 anni di contributi. La Legge, infatti, prevedeva il raggiungimento di un importo minimo dell’assegno pensionistico per poter lasciare il mondo del lavoro. Non superando questa soglia bisognava aspettare i 71 anni di età.  Tale regola valeva unicamente per coloro che hanno iniziato la carriera dopo il 1995 rientrando, dunque, nel sistema di calcolo contributivo.

Pensione con cinque anni di contributi
Cinque anni di contributi sono sufficienti per la pensione a 71 anni (Liberaveneto.it)

Nello specifico, la pensione doveva superare 1,5 volte l’assegno sociale. Il tempo passato del verbo suggerisce che la normativa è cambiata in questo 2024. Chi ha iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996 ed è, dunque, un contributivo puro potrà lasciare il mondo del lavoro a 67 anni e con venti anni di contributi senza dover necessariamente raggiungere un importo dell’assegno.

Rimane comunque la possibilità di pensionamento a 71 anni con cinque anni di contributi per i contributivi puri. Non bisognerà aver accumulato alcuni importo minimo per accedere alla prestazione. La contribuzione dovrà essere, però, effettiva. Sono esclusi dal conteggio, dunque, i contributi figurativi. Altra possibilità per il pensionamento con 5 anni di contributi (260 contributi settimanali di cui 156 negli ultimi cinque anni) è riservata ai cittadini  iscritti presso l’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS o a Fondi sostitutivi a condizione che abbiano una capacità lavorativa ridotta. In questo caso il trattamento spettante è l’assegno ordinario di invalidità.

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