Una sentenza della Corte di Cassazione stravolge tutto: in caso di battute sul lavoro rischi il licenziamento. Ecco cosa sapere.
Il tema del lavoro oggigiorno in Italia, è quantomai delicato. È sempre in piedi una discussione che va a prendere di mira in particolari i salari, la richiesta del salario minimo è sempre molto forte, così come riguarda il rinnovo dei Contratti Collettivi del Lavoro. E avere un posto di lavoro che possa offrire buone garanzie economiche e contrattuali, non è assolutamente semplice.
Sono tante, infatti, le famiglie italiane che ancora arrancano e che devono fare i conti con il carovita sempre crescente in tutto il paese, come nel resto dell’Europa. Motivo per il quale un luogo di lavoro deve essere tenuto saldamente stretto. Eppure, basta poco, per poter rischiare seriamente di essere licenziati. Infatti, una sentenza emessa della Corte di Cassazione ha stabilito che in caso di battute sul posto di lavoro, il licenziamento può avvenire.
Licenziamento sul luogo di lavoro per delle battute: ecco cosa ha fatto giurisprudenza
Un luogo di lavoro è il posto dove passiamo la maggior parte del nostro tempo. È quindi importante cercare di renderlo un luogo anche godibile, e che non sia soltanto un posto in cui ci si affanna e ci si stressa. La convivenza lavorativa con i colleghi, o il rapporto con il pubblico non sono sempre semplici, e quindi più si lavora in armonia e più il lavoro riuscirà bene.
Infatti, avere un luogo di lavoro sano ci permette di essere molto più produttivi, avere uno stress ridotto e restituirci anche quella serenità nell’andare a lavorare. Ma questi atteggiamenti non devono però esporre il fianco ad atteggiamenti che potrebbero rivelarsi delle grandi leggerezze, e che potrebbero compromettere il nostro impiego. Una sentenza della Corte di Cassazione, infatti, ha fatto giurisprudenza, licenziando per giusta causa un lavoratore che avrebbe fatto delle battute mentre lavorava.
Lo spirito goliardico sul posto di lavoro fa sempre bene, fin quando però non supera delimitati confini e diventa offesa o molestia. Questo è quanto accaduto ad un lavoratore di un autogrill italiano. Le sue battute sul luogo di lavoro, con doppi sensi a sfondo sessuale, hanno di fatti certificato il licenziamento per giusta causa dell’impiegato, che si è giustificato con la semplice goliardia, perdendo tutti i gradi di giudizio. Goliardia che, di fatti, non era, in quanto ora è anche indagato per stalking e violenza sessuale.
Anche i suoi colleghi hanno ritenuto il suo atteggiamento fuori luogo nei confronti di una collega, violando la sua dignità personale e femminile. Pertanto, è stato congedato definitivamente dal luogo di lavoro. Attenzione, quindi, a quel che dite quando lavorate: il confine tra la presunta goliardia che voi potreste immaginare, e le gravi offese, è evidente.
