Recensioni, quando si cade nella querela ed è reato: come tutelarsi

Lasciare delle recensioni su aziende, hotel, ristoranti o altre esperienze vissute è cosa ormai comune, ma si può anche essere querelati.

I social hanno permesso di dare voce a tutti, ma ciò si è rivelato anche un’arma a doppio taglio. Il problema è che solamente da poco tempo si sta cercando di normare qualcosa (ovvero l’uso/abuso dei social) che è nata senza una precisa regolamentazione.

quando le recensioni negative sono reato
Le recensioni negative sono permesse ma possono cadere in forme di reato – Liberaveneto.it

In realtà bisogna valutare tutti gli aspetti inerenti alle recensioni, perché ce ne sono di positivi e di negativi, e anche di illegali. Ecco allora qual è la situazione attuale.

Attenzione a quando rilasci delle recensioni, se non stai attento ti possono anche denunciare (e chiedere i danni)

Sebbene nei confronti delle recensioni di per sé non esistano leggi ad hoc, quelle già presenti permettono di stabilire diritti, doveri ed eventuali colpe, e di conseguenza anche le sanzioni e punizioni.

può scattare querela per una recensione negativa
In alcuni casi chi fa una recensione negativa può essere querelato – Liberaveneto.it

Molte persone prima di fare un acquisto online o di prenotare un viaggio, per fare un paio di esempi, guardano le recensioni pubblicate dagli utenti. Questo sistema ha permesso ai consumatori di avere un quadro più ampio circa la reputazione di una realtà. Realtà che può vendere beni o servizi.

Purtroppo, come in tutte le cose, anche nel comparto recensioni esistono i lati oscuri. Sappiamo che ci sono vere e proprie organizzazioni (criminali o comunque illecite) che vendono feedback e recensioni false, sia positive che negative, per diffamare o al contrario pubblicizzare determinate attività.

Oltre a questo, ci sono i consumatori comuni, che scrivono sui siti delle aziende, hotel, ristoranti, agenzie immobiliari eccetera la loro esperienza, volendo essere d’aiuto agli altri.

Quando l’esperienza è stata positiva va tutto bene, ma quando il consumatore non è rimasto soddisfatto allora le cose cambiano. Perché il soggetto può essere tentato di scrivere commenti passibili di querela.

La Legge, per fortuna, concede tranquillamente di scrivere una recensione negativa verso un’azienda, e permette anche di usare toni particolarmente pesanti. Il diritto di critica, insomma, è assicurato e l’utente può dichiarare tutto il suo disappunto.

Il confine però è ben chiaro: la legge non consente di offendere a titolo gratuito, e di argomentare la recensione negativa con falsità e osservazioni non attinenti con – per esempio – la mancata erogazione di un servizio.

Anche ipotizzando che i fatti esposti siano veri e che il consumatore abbia diritto a riportare un feedback negativo, la querela scatta quando vengono usati termini appunto offensivi, che non servono. Infatti si può usare un linguaggio “crudo” e far capire tranquillamente cosa non è andato bene nell’esperienza.

Impostazioni privacy